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Gli Agronauti, eroi della terra. Viaggio in Calabria alla ricerca della biodiversità enogastronomica

Gli Agronauti: chi sono e cosa fanno. Dal mito alla realtà
Al seguito di Giasone, gli Argonauti del mito greco si muovevano alla ricerca del vello d’oro in direzione della perigliosa regione della Colchide. In cerca di bontà della terra, e su strade decisamente più quiete sebbene poco battute, si muove invece Claudio Villella, chef patron del ristorante L’Olimpo di Catanzaro (tanto per restare in tema mitologico), impegnato per valorizzare i prodotti della sua Calabria. Una ricerca sul campo avviata con l’intento di portare in cucina le materie prime di chi custodisce l’identità territoriale e le tradizioni agroalimentari calabresi; che oggi si concretizza nel progetto Agronauti, rete di produttori-eroi della terra che lo chef ha riunito per rappresentare con la forza di un collettivo l’immagine (e la storia) della biodiversità regionale. Sotto il profilo gastronomico ed enologico.

La Calabria come destinazione di turismo enogastronomico
16 realtà per iniziare, senza escludere che altri possano unirsi al gruppo, in un contesto regionale che da qualche anno si muove per aprirsi all’esterno, rilanciando la Calabria come meta di turismo enogastronomico di qualità. Del resto anche la new wave della cucina calabrese, con molti giovani cuochi impegnati a raccontare la propria terra con approccio moderno, sta contribuendo non poco a proporre la regione come destinazione appetibile per il turismo internazionale, superando l’idea un po’ stereotipata di una Calabria (che comunque resta terra di contrasti) ferma nel tempo. Ora sono agricoltori e viticoltori a mettersi in gioco in prima persona, per illustrare le grandi potenzialità del territorio su cui operano. A coadiuvarli c’è Claudio Villella, che da promotore della rete sarà anche direttore d’orchestra nel corso degli incontri mensili al ristorante, ognuno pensato per raccontare un prodotto e chi lo produce: la liquirizia Dop, il tartufo del Pollino, lo zafferano, il vino Cirò. Un’idea semplice, ma vincente: ogni data prevede l’incontro con agricoltori e vignaioli coinvolti, chiamati per approfondire storia, caratteristiche tecniche e organolettiche dei loro prodotti. Segue la degustazione a tavola, con i piatti ideati da Villella a partire dall’ingrediente.

I buoni prodotti della Calabria. La rete per raccontarli
Il primo appuntamento, il 29 novembre, porterà in scena la melanzana Lady Violetta, una De.Co recentemente riconosciuta, che piace anche agli chef. Prodotto tipico di Longobardi (Cosenza), la Lady Violetta è dolce, compatta, poco acquosa, con buccia liscia e sottile, ottima anche sott’olio o essiccata; nella stessa serata, l’azienda vinicola Mazzarò presenterà il suo Zibbì, zibibbo secco che racchiude gli aromi della macchia mediterranea, ginestra e zagara che colorano le coste calabresi. Ma il viaggio degli Agronauti alla scoperta delle ricchezze enogastronomiche della regione offre tante altre sorprese: il riso carnaroli che si produce nella piana di Sibari (con Masseria Fornara), i micro ortaggi di Ghea di Andrea Colicchia, il caciocavallo di Ciminà, lo zafferano del Re di Castiglione Cosentino, le mele della Sila, i formaggi caprini dell’azienda agricola Santanna, e numerosi vini che valorizzano i vitigni autoctoni calabresi. Un patrimonio che lo chef, calabrese di Paola tornato nella sua terra dopo diversi anni trascorsi fuori casa, al lavoro in Piemonte, conosce bene, e utilizza in modo quasi esclusivo per realizzare i piatti che porta in tavola. Gli incontri si terranno con cadenza mensile fino a giugno, nel ristorante affacciato sul porticciolo turistico di Catanzaro Lido.

Agronauti a L’Olimpo – Catanzaro Lido – via Martiri di Cefalonia, 64 – 0961360325 – claudiovillella.it

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